Iskur

Iskur

Super mega presidente della VikBZ

Come molti industriali di seconda generazione (cioè che hanno ereditato l'azienda dal padre) ha poche se non nessuna reale qualità e vede l'azienda più come una specie di macchina da soldi che come un insieme di persone che possono realizzare prodotti di qualità.

Non ha la minima idea di quello che accade in azienda nè dei suoi problemi o di cosa realmente facciano le persone al suo interno. Quello che pensa di sapere è la somma di quello che lui vorrebbe e dall'immagine di essa trasmessagli da pochi fedelissimi leccapiedi (Hungar in prima linea e naturalmente anche Ignor, Itriana, Iskson ... )

Il suo molto spesso è solo un ruolo di rappresentanza e le uniche volte che interviene realmente nella vita aziendale è per comprare delle cose futili o per dare direttive insensate. Fa immense sfuriate per cose piccole, sciocche o inutili e minimizza o non considera i reali problemi.

Il pensiero di Iskur come quello di molti uomini ricchi dell'epoca vichinga verte intorno a una distorta visione del proprio ego. Nel loro universo il lavoratore, le regole, lo stato sono solo degli ostacoli a conseguire quel denaro che considera come un'indicatore della propria intelligenza e del proprio potere ed è questo il motivo per cui ne deve avere sempre di più, per sedare e stordire il proprio senso di inferiorità e poter continuare a vedere gli altri dall'alto verso il basso.

Trascura la moglie, Iskwife e i figli che riempie di regali a sostituzione delle sue attenzioni.
I figli Iskson e Iskdaugther "lavorano" nell'azienda del papi, mentre la moglie è stata messa come direttrice in una filiale esterna della VikBZ.

Tollera con ipocrisia solo coloro che considera suoi pari cioè quelli che guadagnano almeno come lui.
Mentre in azienda gli unici esseri per cui nutre un certo rispetto sono i manager che vede un po' come delle sue ancelle (v. Ignor).

E naturalmente ha un'amante, che poi ha dovuto assumere con un ruolo e uno stipendio di una certa entità: Itriana.