VikBZ è una azienda Vichinga:

Il webcomic parla di questa azienda, ma cosa fa la VikBZ? chi ci lavora? e chi la dirige?!

Foto della VikBZ

VikBZ è un'azienda di servizi:

Grazie alla maturata esperienza della propria legione di guerrieri Vichinghi (guidata dal capo reparto Kogamn), VikBZ è in grado di poter vendere la propria competenza in termini di saccheggi, razzie e altre amenità tipiche dell'era Vichinga.

Volete saccheggiare la casa della vostra professoressa di chimica, della suocera o mettere a ferro e fuoco la casa del vostro vicino? potete chiedere alla VikBZ.

Non solo di servizi ma anche ... di servizi segreti:

Infatti un ramo molto importante dell'esercito è costituito dalla sua intelligence, dai suoi servizi segreti, i suoi esploratori e le sue sue spie. Questo reparto è gestito e amministrato da Hungar responsabile anche dell'intera area tecnica. Dovete sorvegliare il vostro cane che ogni volta smentisce di dormire sul divano ma voi sapete che è stato lui ... chiamate la VikBZ, dovete controllare chi lascia alzata la tavoletta del water ... chiamate la VikBZ. Dovete copiare il compito del vostro compagno di banco ... beh no, sporgetevi che fate prima.

Ma soprattutto un'azienda di produzione:

Non sempre ci sono villaggi da depredare e fanciulle da rapire, lo so è triste ma è così. Però grazie al reparto genieri guidato dal capo reparto Hakamn la VikBZ è in grado di offrire una vasta scelta di realizzazioni meccaniche dalle più classiche come catapulte e torri di assedio, fino alle più stravaganti diavolerie come tappeti volanti per espandersi addirittura nel campo alimentare con una intensa produzione di torte.

Da diversi anni sul mercato:

Il presidente Iskur è figlio del fondatore dell'azienda e come spesso accade perde la passione per l'azienda e per i prodotti che vende per concentrarsi su un bisogno ossessivo compulsivo di denaro, controllo, potere e tende a espandere i reparti addetti a questi aspetti (riempiendoli per lo più di incompetenti) e a ridurre o sminuire i reparti, sia commerciali che tecnici, che realmente lavorano per l'azienda.

La ricerca di personale per espandere i reparti dirigenziali spesso sfocia nell'assunzione di una certa quantità di manager, amanti e parenti.

Direzione e reparto commerciale:

Sebbene i Vichinghi fossero un popolo di navigatori e commercianti, prima dell'avvento dei manager non esistevano dei reparti adibiti al commercio. Su ogni nave c'erano alcuni Vichinghi che oltre ad essere esperti navigatori si distinguevano per le loro capacità di venditori.

Ma con l'avvento dei manager si formarono diversi presupposti, per espandere a dismisura questi reparti. Gli storici hanno elaborato una complessa teoria su questa trasformazione (clicca qui per approfondire questa noiosissima teoria).

Il manager tipico non capisce cosa sta vendendo, non ne capisce la bellezza o l'utilità e non gli importa vendere qualcosa di qualità. L'unica cosa che gli importa è portare più soldi possibili nelle sue tasche e questo può essere fatto in vari modi: alzando il prezzo del prodotto, riducendone la qualità, pagando meno i fornitori o trovando scuse per non pagarli del tutto e per ultimo ma non meno importante ... riducendo i costi inerenti alla sua realizzazione (delocalizzando, licenziando e sicuramente non dando mai aumenti significativi in busta paga).

Partendo da questi presupposti la storia ci mostra come queste linee guida si trasformarono in una serie infinita di tentativi di "fregare": lo stato, le assicurazioni, le altre aziende, i clienti, i lavoratori, ecc ...

Per porre rimedio a questo lo stato fece l'unica cosa che sapeva fare (al passato perchè adesso è mooolto diverso) quando qualcosa non va: creare nuove leggi e farlo nell'unico modo in cui lo sa fare: in modo miope e non strutturato.
Il risultato fu che a pochi decenni dalla comparsa dei manager le leggi per impedire ai furbi di fare i furbi e agli stupidi di fare gli stupidi (ovvero di farsi del male) iniziarono a crescere in modo esponenziale e con esse la burocrazia che vi sta dietro. Così se mentre prima dell'avvento dei manager un qualsiasi Vichingo che volesse vendere una spada si poteva mettere sulla piazza, attribuirgli un prezzo, prendere i soldi e andare a casa ... dopo l'avvento dei manager l'iter diventò leggermente più complesso.

Pezzo tratto dalla traduzione di una pergamena del 1100 d.c.

Il pezzo che segue è un grande ritrovamento storico, sembra sia lo sfogo di un potente mago-druido durante un aperitivo che fu trascritto da un amanuense (anch'esso alla locanda per l'aperitivo) prima su alcuni tovagliolini e poi in seguito su pergamena.

"Adesso vi spiego come si vende una spada ... Per prima cosa occorre iscriversi alla regia camera di commercio Vichinga, cosa del tutto impossibile da farsi da soli sebbene la camera stessa dovrebbe essere un ufficio di semplificazione. Quindi recatevi in una associazione di riferimento con un bel sacchetto di monete, aprite una posizione IVA compilando fogli su fogli nei quali dovrete dichiarare esattamente cosa si intende fare e cercando di descriverlo con le classificazioni non aggiornate risalenti all'età del rame. Subito dopo aprite un conto corrente aziendale presso una banca e associatelo alla posizione IVA. Poi servirà una posta mail certificata perchè lo stato alcune cose le comunica via raccomandata, alcune via lettera, alcune via mail, alcune via piccione e alcune per passa-parola e se ne perdi una ti metteranno in una galera senza fondo (chiamata anche volgarmente: voragine). Per vendere una spada poi servono: la licenza di vendita in piazza, la licenza per l'occupazione di suolo pubblico, la licenza per l'attacco alla corrente in piazza anche se non vi occorre la corrente o se ancora non è stata inventata, la licenza di vendita di armi, la certificazione ISO-VIK 2145 per la vendita di armi a persone, la certificazione ISO-VIK 3285-i per la vendita di armi a privati e la certificazione ISO-VIK 3285-b per la vendita ad aziende. Inoltre per le armi occorre certificare un procedimento di controllo qualità e ogni anno dovrete portarle in laboratorio per il collaudo previsto dal decreto: diamo-dei-soldi-a-chi-fa-i-collaudi. Sono obbligatorie, pena la lapidazione, 4 assicurazioni: assicurazione contro danni verso amici, danni verso nemici, danni verso se stessi, danni verso cose. Poi a meno che non riusciate a teletrasportare la spada direttamente in piazza occorre un mezzo congruo per il trasporto. Questo mezzo deve avere: gomme rinforzate, vetri rinforzati, cabina rinforzata e una cassaforte interna anti-scassinamento conforme alla normative VIK 354 Dl 34/3 rev.9.1. Inoltre dovrete informare la prefettura per ogni spostamento e farvi inviare il relativo documento che attesta la comunicazione e il permesso temporaneo di trasporto di armi. La comunicazione alla prefettura deve essere presentata negli orari di ufficio (dalle 10:00 alle 10:15 del primo mercoledì del mese).

Tutto questo naturalmente per quanto riguarda gli obblighi normativi ma per gli obblighi fiscali occorre: fare un documento di auto-trasporto, e all'atto della vendita uno scontrino fiscale verso privati e una fattura di vendita verso aziende, se evadete una cifra superiore al costo di un caffè la pena sarà la morte. Ogni fattura va inoltre registrata tramite un complesso sistema contabile che porta alla compilazione finale di 3 registri ma se siete in contabilità semplificata i registri sono 4. Non potete svolgere da soli la contabilità ma occorre un commercialista o una associazione di riferimento per tre motivi: perchè da soli non starete mai aggiornati con le normative, è perverso e soprattutto solo loro lo possono fare. E dopo aver sborsato cifre inimmaginabili per contabilizzare una spada indovinate di chi è la colpa se loro hanno sbagliato i calcoli ... esatto è vostra.

Poi ci sarebbe un intero capitolo che riguarda i soldi che dovete depositare come pensione con l'ingenua speranza che lo stato quando sarete vecchi non vi dica: "ah i suoi soldi ... è che abbiamo sbagliato 17 finanziarie e non ci sono più... mi spiace".

Fatto tutto questo penserete ... ok va bene, è tutto molto complesso ma in questo modo siamo sicuri che oggetti pericolosi come le spade non vadano in mani sbagliate e che tutti quei controlli facciano sì che solo prodotti sicuri e certificati vengano venduti e che tutte le tasse siano pagate. Questo pensiero che si articola in 3 asserzioni contiene 3 errori. La storia ci dimostra che: la criminalità organizzata vende armi senza problemi anche ai bambini, le certificazioni sono solo dei costosissimi sistemi di scarica barile ma la qualità non migliora e soprattutto in un insieme così articolato di leggi chi muove molti soldi riesce ad avere delle "persone" o meglio degli avvocati e commercialisti (loro hanno quelli bravi ma disonesti, tu puoi permetterti quelli scarsi e disonesti) che ti insegnano come eludere i controlli sgusciando tra le ambiguità e le contraddizioni delle molte leggi. Chi invece ne ha pochi evade perchè il costo burocratico per vendere una spada è insostenibile.

Questo inestimabile documento ci mostra quale sia il primo presupposto che portò all'espansione dei reparti commerciali in epoca Vichinga: avere persone che si occupassero di burocrazia e contabilità

L'altro presupposto, non meno importante, in breve è inerente alla nuova necessità di creare uffici adibiti al marketing, questo per creare nuova domanda là dove non ce ne fosse un reale bisogno. Effettivamente come fa un manager a comprare la vasca idromassaggio nuova se voi vi ostinate a pensare che una volta comprato un videoregistratore questo deve durare almeno 10 anni ... gli toccherà prendere ingeneri scarsi e ridurre al minimo la quantità e la qualità dei materiali e renderlo inaggiustabile e vedrete che più di due anni non li fa.

Tutto questo porta alla necessità di creare ed espandere a dismisura i reparti commerciali. Ma all'epoca della VikBZ questi erano già qualcosa di consolidato e conosciuto.

Teorie storiche a parte, la direzione e il reparto commerciale della VikBZ non brillavano per efficienza e funzionalità, questo non vuol dire che al suo interno non ci fossero persone competenti, solo che queste non erano quelle che potevano realmente decidere alcunchè.

La catena di comando:

La catena di comando vede il presidente Iskur al vertice (anche se in realtà il suo ruolo è solo di rappresentanza e non ha la minima idea di quello che succede in azienda).
Segue l'oscuro e machiavellico amministratore delegato Uton e successivamente abbiamo i capi dei tre reparti:

  • Ignor è il general manager della VikBZ e forse quello di cui si occupa di più sono le vendite e dare il tormento al capo del reparto tecnico genieri Hakamn
  • Itriana, l'isterica e nevrotica amante del capo, è il responsabile marketing, ma grazie alla sua mente poco logica e del tutto priva di alcun tipo di organizzazione si occupa anche della pianificazione dei lavori.
  • Iskson, l'immancabile figlio del capo, è il direttore del reparto creativo. Nessuno sa esattamente cosa facciano li dentro... e loro li dentro non ci sono mai.
Uton

Amministratore della VikBZ

Iskdaugther
  • Responsabile dell'ufficio creativo
  • (figlia del presidente)
Itriana
  • Responsabile del reparto marketing
  • (amante del presidente)
Iakfen
  • Segretaria di Ignor
  • (ragazza allegra)
Iskur

Presidente della VikBZ

Ignor

General Manager

Ahreel
  • Precaria
  • Reparto commerciale
Iskson
  • Capo del reparto creativo
  • (figlio del presidente)

Il reparto commerciale:

Come si è accennato sebbene vi siano persone molto competenti in questi reparti, queste non vengono mai realmente gratificate o promosse con titoli adeguati, sebbene siano loro che mandano realmente avanti il reparto.

Amministratori delegati o presenze demoniache?

L'unico elemento che si discosta da questa regola è il machiavellico, molto anziano, amministratore delegato Uton. Figura per altro dotata di mistici e oscuri poteri. Sebbene capiti che la senilità giochi brutti scherzi e prenda talora il sopravvento sulla sua calcolata lucidità è tendenzialmente l'unico tra i dirigenti che ha un po' di sale in zucca.

Reparti tecnici:

Con l'avvento dei manager gli antichi guerrieri Vichinghi furono costretti a convertire i loro reparti militari in modo che potessero far guadagnare soldi a manager e dirigenti aziendali (senza che quest'ultimi dovessero far niente e nemmeno dimostrare di saper far niente).

I reparti tecnici della VikBZ:

Ogni reparto tecnico della VikBZ, come quello di ogni azienda Vichinga, deriva quindi da un reparto militare. Per l'esattezza ci sono tre reparti:

  • il reparto genieri di Hakamn addetto alla produzione
  • il reparto saccheggi di Kogamn
  • il reparto esploratori (e spie) di Hungar

Hungar inoltre grazie alle sue doti di lisciamento dei piedi ha anche ottenuto lo scomodissimo titolo di responsabile dell'intera area tecnica.

Direzione
presidente, amministratori e manager
Honty
  • Precario
  • Reparto saccheggi
Hungar
  • Capo del reparto esploratori
  • Responsabile dell'area tecnica
  • (gran leccapiedi e succube della moglie)
Hakamn

Capo del reparto genieri

Hirkon
  • Precario
  • Reparto esploratori
Kogamn
  • Generale e condottiero
  • Capo del reparto saccheggi
Haern
  • Precario
  • Reparto genieri

Questi sono naturalmente solo i ruoli amministrativi, in battaglia l'ultima parola è sempre quella di Kogamn che è il generale e condottiero della legione della VikBZ (quindi in battaglia coordina anche Hakamn e Hungar).

Reparto Saccheggi e Razzie:

In tempi non di guerra la VikBZ grazie al suo piccolo ma ben addestrato esercito di guerrieri Vichinghi, può vendere servizi vari tipici dell'era Vichinga dai saccheggi alle razzie. Il reparto è diretto da Kogamn.

Reparto Genieri:

È l'unico reparto di stampo produttivo. I genieri sono un ramo dell'esercito che si occupa per esempio di costruire o smantellare ponti. In tempi di pace il reparto capitanato da Hakamn costruisce per conto della VikBZ varie realizzazioni meccaniche e non solo.

Reparto Esploratori:

Ogni guarnigione ha degli esploratori e spie che seguono le mosse del nemico. In tempo di pace queste truppe vengono impiegate in vari tipi di mansioni generiche come supporto degli altri due reparti. L'unico compito specifico del reparto comprende delle mansioni di spionaggio interno e industriale.

Altri reparti:

Sebbene vi siano altre persone in azienda che non appartengano all'area direzionale, commerciale o tecnica, vi sono due personaggi che emergono sopra gli altri.

  • La prima è la centralinista un po' naif, un po' pettegola ma di gran compagnia Tphon.
  • Il secondo è Slivius, che non è esattamente un dipendente ma un consulente esterno. Collabora spesso per lunghi periodi nella realizzazione di progetti del tutto inutili, come designer ed esperto delle nuove tendenze. Malgrado il titolo possa sembrare altisonante Slivius è come molti consulenti esterni piuttosto inutile, ma è molto apprezzato tanto da avere un suo ufficio nel reparto creativo di Iskson (il figlio del presidente).
Tphon
  • Centralinista
  • (di buona compagnia e un po' naif)
Slivius

Consulente esterno e designer